Blocco psicosomatico: che cos’è, come nasce e come trasformarlo
- francesca dei serafini alzetta
- 21 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 giorni fa
Nel nostro corpo e nella nostra mente circola continuamente un flusso di informazioni, emozioni ed energia. Se tale flusso scorre in modo armonico, ci sentiamo presenti, vitali e in equilibrio. Quando, invece, l'equilibrio si interrompe, le nostre funzioni vitali si bloccano e iniziamo a sperimentare malessere e disagio: si manifesta un blocco psicosomatico.
Che cos'è un blocco psicosomatico?
Si tratta di un irrigidimento interno che coinvolge corpo, emozioni e mente.
Esso può manifestarsi in sintomi, come:
sensazione di stanchezza o poca energia
difficoltà a sentire o esprimere emozioni
tensione muscolare cronica o lassità cronica
irregolarità nell'inspirazione e/o nell'espirazione
ipersensibilità e irritazione o insensibilità di alcune parti del corpo
È come se una parte di noi si mettesse “in pausa”, impedendo al nostro sistema di funzionare in modo fluido.

Come si forma?
Il blocco psicosomatico è una difesa attuata nel passato per far fronte a emozioni vissute come troppo intense e dolorose. Esso si manifesta nel corpo, con tensioni muscolari e somatiche. Ciò può accadere in particolar modo:
nell'infanzia e adolescenza
in situazioni traumatiche
in periodi di stress prolungato
Nelle situazioni in cui l'integrità della persona è in pericolo, questa può mettere in atto una strategia di protezione per garantirsi la sopravvivenza. Si crea, dunque, una sorta di “armatura”: posture, tensioni, schemi emotivi e modi di reagire che diventano automatici. Quando la risposta protettiva cronicizza, crea frammentazione e malessere a livello fisico, emotivo e cognitivo.
Perché "psicosomatico"?
Mente, emozioni e corpo sono piani integrati. Una tensione fisica, spesso, non è solo muscolare: contiene un significato emotivo. Il corpo, in questo senso, custodisce parte della nostra storia.
Come si può lavorare su un blocco?
Come psicologa, posso aiutarti ad aumentare la consapevolezza di ciò che accade dentro di te, accompagnandoti nella comprensione del legame tra corpo, emozioni e pensieri. Nel percorso possiamo lavorare su:
Ascolto del corpo -> per portare consapevolezza sulle tensioni e sensazioni fisiche
Riconoscimento emotivo -> per fare contatto con le emozioni in un ambiente sicuro e non giudicante
Comprensione dei meccanismi di difesa -> per osservare come certe modalità di protezione - a volte sviluppate molti anni fa - influenzano la tua vita attuale
Integrazione -> per promuovere il dialogo tra corpo, emozioni e pensieri per sentirti più libero e vitale
E' fondamentale che il lavoro sui blocchi venga fatto da un professionista adeguatamente formato a valutare con precisione e attenzione i tempi della persona, la stabilità del Sé della stessa e, conseguentemente, la sua capacità di reggere e gestire il vissuto trattenuto che si libera nello sciogliere il blocco psicosomatico.
Perché parlarne nel lavoro psicologico?
Molte persone arrivano in studio con ansia, tensioni, irritabilità, difficoltà relazionali o senso di “blocco”, senza sapere che questi segnali possono essere messaggi attraverso cui la nostra storia emotiva cerca di farsi ascoltare.
Un percorso psicologico che lavora sui blocchi psicosomatici può aiutarti a:
migliorare la tua consapevolezza globale
comprendere il significato di ciò che il corpo comunica
ridurre rigidità e stress
recuperare vitalità, presenza e direzione

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